VIGILANZA PRIVATA E SERVIZI FIDUCIARI: PER UN #CONTRATTO DIGNITOSO!

 

 

Roma, 20 aprile 2018 - Vigilanza Privata e Servizi Fiduciari, prosegue sui luoghi di lavoro l’attività di informazione sulle motivazioni dello sciopero nazionale dei lavoratori della sicurezza privata indetto dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs per il prossimo 4 maggio, posticipato all’8 maggio per il solo personale addetto al servizio di accesso ai varchi di imbarco passeggeri negli aeroporti.

La mobilitazione, organizzata con manifestazione nazionale a Roma a Piazza Santissimi Apostoli, è finalizzata a sollecitare il rinnovo del contratto nazionale di settore scaduto nel 2015.

Per la Fisascat Cisl, recita un volantino diramato sui luoghi di lavoro dalla Fisascat Cisl, «il contratto deve essere rinnovato, ma con una intesa equilibrata e non punitiva nei confronti dei lavoratori».

La categoria stigmatizza «le posizioni negoziali inconcludenti e dilatorie assunte dalle associazioni del settore al tavolo negoziale» sulla riduzione della durata minima settimanale del part-time con l’abbattimento del limite fissato dal contratto nazionale in 24 ore; sull’abbassamento della maggiorazione per il lavoro supplementare; sull’introduzione del lavoro a chiamata ed intermittente; sull’innalzamento della percentuale di ricorso ai contratti a termine dal 20% al 30%; sulla mancata applicazione delle norme del codice civile in caso di cambio di appalto non più attraverso il trasferimento di ramo d’azienda.

La categoria punta il dito anche sulle richieste datoriali sul superamento del sistema di orari stabiliti dalla contrattazione nazionale e sul ricorso a turni variabili e flessibili su fasce orarie determinate dalle imprese ma anche sull’innalzamento del normale orario di lavoro di 45 ore settimanali delle guardie particolari giurate adibite ai servizi di piantonamento con il riposo di due giorni su quattordici anziché di uno su sette.

Irricevibili anche le proposte imprenditoriali sulla revisione del trattamento economico della malattia, sulla riduzione del periodo di comporto utile alla conservazione del posto di lavoro e sull’inasprimento delle sanzioni disciplinari e sulla complicazione delle procedure di accesso ai permessi ed ex Legge 104.

«La mobilitazione – sottolinea il segretario nazionale della Fisascat Cisl Vincenzo Dell’Orefice – anche contro la piaga dei contratti in dumping sottoscritti dai sindacati sprovvisti di qualsiasi elemento di rappresentatività reale – affonda il sindacalista – che rischiano di creare, in questo come in altri settori, una rincorsa al contratto collettivo più conveniente per le imprese a danno delle condizioni economiche e normative di decine di migliaia di lavoratori». Contratti «a perdere» per lavoratori esposti quotidianamente a rischi di ogni sorta e per i quali il sindacato respinge con fermezza l’attacco che le associazioni datoriali stanno sferrando al sistema dei diritti e delle tutele garantite dal contratto nazionale leader del settore.

 

UFFICIO STAMPA FISASCAT CISL

 

 

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