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Bologna, 14 giugno 2018 - PERCORSI DI RIFLESSIONE, INFORMAZIONE E SVILUPPO COMMUNITY PROFESSIONALE PER GLI RLS E RLST

 

 

“Prevenzione 2020”, a Bologna il terzo evento di lancio del progetto sullo sviluppo di una cultura partecipata della sicurezza

In programma il 14 giugno, dopo le iniziative di Salerno e Firenze, il seminario illustra il piano di lavoro finalizzato a migliorare la professionalità dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls e Rlst) secondo le Linee di indirizzo della Direzione centrale prevenzione dell’Inail

Creare una cultura operativa e partecipata della prevenzione degli infortuni sul lavoro attraverso nuovi percorsi di apprendimento. È questo l’obiettivo principale del progetto "Prevenzione 2020: le pratiche che generano valore. Percorsi di riflessione, informazione e sviluppo community per gli Rls e gli Rlst". Il progetto sarà presentato a Bologna il 14 giugno durante l’evento di lancio dell’iniziativa previsto per le regioni del Nord, il terzo e ultimo di quelli programmati. Aprirà i lavori Stefano Signorini, responsabile della sezione “Supporto alla prevenzione” del Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale.
 
Obiettivi e destinatari delle attività. L’evento si inserisce nell’ambito delle attività dell’accordo di collaborazione che Inail, attraverso la Direzione centrale prevenzione, ha sottoscritto il 5 giugno 2017, in conformità alle Linee di indirizzo operativo per la prevenzione, con il raggruppamento di imprese Prevenzione2020, costituito dallo Ial Nazionale (Innovazione Apprendimento Lavoro s.r.l.) in partenariato con Fondazione Di Vittorio e Enfap (Ente nazionale formazione e addestramento professionale).
Il progetto punta a professionalizzare i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza per aumentare la consapevolezza del loro ruolo, in azienda e sul territorio, e per diffondere una cultura partecipata della prevenzione. Il processo di legittimazione e rafforzamento di queste figure avverrà anche attraverso lo sviluppo di reti e di comunità di apprendimento. Le attività coinvolgeranno circa 300 tra Rls e Rlst nell’arco di due anni.
 
Le linee di indirizzo dell’Inail. Le Linee di indirizzo operativo per la prevenzione (Liop) definiscono le priorità da seguire nello sviluppo di politiche di prevenzione per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Tra i criteri indicati per la realizzazione dei progetti su queste tematiche vi sono la valorizzazione delle azioni sinergiche di sistema e il consolidamento, a livello centrale e territoriale, della rete di rapporti anche attraverso l’interazione con le istituzioni.
 
FONTE INAIL
 
 
Per il Trentino Alto Adige hanno partecipato all'evento di Bologna:
 
 
MILENA SEGA, Segretaria Confederale Usr Cisl del Trentino 
 
- MICHELA TRAVAGLIA, RLS-T EBAT Ente Bilaterale Artigianato Trentino
 
- ALBERTO PONTALTI, Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Fisascat Cisl del Trentino
 
 
 
    Vai al sito www.prevenzione2020.net
 
 
 
 Alcuni spunti presi dalle slide proiettate all'evento:
 
 
 
D A T I  -  SI E' FATTO MOLTO, MA NON BASTA
 
 
- La situazione della saute e sicurezza sul lavoro è migliorata nel tempo, ma c'é ancora molto da fare.
 
- A livello planetario oltre 2.3 milioni di lavoratori muoiono ogni anno per malattie professionali o infortuni sul lavoro,
- si verificano circa 350.000 infortuni mortali sul lavoro;
- il costo della non salute e sicurezza sul lavoro é di circa il 4% del prodotto interno lordo mondiale (stima OIL,2015)
- Nella UE ogni anno circa 4 mila lavoratori vengono uccisi da infortuni sul lavoro (nel 2015: 3.876-Eurostat) - riduzione del 6% rispetto al 2011.
 
In termini di incidenza (casi mortali/100.000 occupati/anno) i dati Eurostat 2015 sono i seguenti:
- media UE 28: 1,29
- Italia: 0,82
- Francia: 3,37
- Spagna: 1,91
- Germania: 0,74
 
Gli infortuni non mortali indennizzati in UE 28 erano 3,2 milioni (Eurostat su dati 2015) - in diminuzione (esclusi gli infortuni in etinere)
 
Di seguito il dato Eurostat, 2015 su casi non mortali indennizzati/100.000 occupati/anno (in Italia:1.516) - 24,6% rispetto al 2011
 
 
 
Vedi anche DATI INAIL APRILE 2018
 
 
 
Le ricerche sulla percezione realizzate a livello comunitario (sin dal 1990-Eurofound, 2015) ci dicono che nella UE:
 
- il 24,2% dei lavoratori ritiene che il lavoro metta a repentaglio la sua salute e sicurezza
- il 25% dichiara che è sopratutto il lavoro che svolge ad avere effetto negativo sulla sua salute.
- l'80% dei lavoratori UE dice di essere in buona salute (in Italia solo il 68%)
 
Il 44% dei lavoratori UE ritiene di essere esposto per almeno il 25% del proprio tempo di lavoro a posture scorrette e/o dolorose;
 
Il 21% degli europei e il 9% delle europee ha una settimana lavorativa di 48 ore o oltre.
 
 
La ricerca Eurofound. 2015 ci dice che per almeno il 25% del tempo di lavoro o più:
 
- Il 20% dei lavoratori è esposto a vibrazioni (-4% rispetto al 2005);
 
- Il 28% dei lavoratori è esposto a rumore da 80 db (A) (-2% rispetto al 2005);
 
- Il 23% dei lavoratori è esposto ad alte temperature (-2%);
 
- Il 32% dei lavoratori è esposto alla movimentazione manuale dei carichi (-3%);
 
- Il 61% dei lavoratori è esposto a movimenti ripetitivi di mani e braccia.
 
 
 
 
In termini di incidenza (infortuni mortali/milione di occupati) le fasce d'età più colpite sono i "maturi" e i "giovani" (INAIL, 2015):
 
- Uguale o superiore a 65 anni: 141,1
 
- Tra 55 e 64 anni: 61,2
 
- Dai 15 ai 24 anni: 31,3
 
 
LA SALUTE E SICUREZZA NON E' UN'EMERGENZA, MA UN MIGLIORAMENTO GIORNO PER GIORNO, CONTINUO A CUI TUTTI SIAMO CHIAMATI.
 
 
 
LE SFIDE DA AFFRONTARE
 
- Invecchiamento demografico e, di conseguenza, sul lavoro;
 
- Aumenta la richiesta di nuove competenze e conoscenze (engagment, impegno psico-sociale, commitment,...);
 
- Aumentata richiesta di flessibilità, che si traduce anche in maggiore precarietà (che è scaricata sopratutto sui più giovani) - società delle 24 ore;
 
- Impatto delle nuove tecnologie (nanotecnologie, biologia sintetica, digitale, tecnologie informatiche e virtuali, l'ingegneria genetica, la robotica e i veicoli senza pilota);
 
- Maggiore presenza dei lavoratori migranti, più vulnerabili sul mdl.
 
- Programma europeo per una migliore regolamentazione, rilanciato da molti Governi (semplificare è deregolamentare? Applicazione mera logica costi/benefici?)
 
- Migliorare l'attuazione delle disposizioni di legge da parte degli Stati membri, in particolare rafforzando la capacità delle microimprese e delle piccole imprese di mettere in atto misure di prevenzione dei rischi efficaci ed efficienti;
 
- Migliorare la prevenzione delle malattie legate al lavoro affrontando i rischi attuali, nuovi ed emergenti.
 
 
 
PIATTAFORMA UNITARIA CGIL CISL UIL
 
- Necessità di una strategia nazionale per la salute e sicurezza sul lavoro (definizione obiettivi, attribuzione risorse specifiche, monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi) - positiva esperienza del piano prevenzione;
 
- Relazione con le istituzioni (maggior ruolo dell'Inail per la prevenzione, un diverso approccio di Inail sulle malattie professionali, ruolo comitati articolo 7, collaborazione con la medicina del lavoro pubblica e suo potenziamento, attuazione T.U. appalti e ruolo istituzioni pubbliche) - es. protocollo metalmeccanici Inail;
 
- Rilanciare il ruolo della contrattazione collettiva (agire su: invecchiamento attivo al lavoro es. piattaforma CCNL chimica farmaceutica, smart working, accomodamenti ragionevoli, concretizzazione piano di miglioramento valutazione stress-lavoro correlato);
 
- Ruolo RLS/RLST e pariteticità (centralità della salute e sicurezza nella prassi operativa sindacale , potenziamento ruolo RLS/RLST, diffusione pariteticità...)
 
- Patronati (ruolo maggiormente attivo e presente nella tutela della salute e sicurezza sul lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici).
 
 

 

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