FISASCAT CISL DEL TRENTINO

 

  

 

TRENTO - Il 3 luglio è stato sottoscritto il rinnovo triennale del Contratto Integrativo Aziendale di SEVEN SPA, azienda del Gruppo Poli con circa 175 fra lavoratrici (70) e lavoratori, nella quale si concentra l'attività amministrativa del gruppo e la gestione diretta della logistica residua nella nostra provincia (freschi e non alimentare), unitamente all'unico punto vendita all'ingrosso (ex Italmarket C+C) del gruppo sito in via Brugnara 11, a Trento.

La Fisascat CISL del Trentino, in qualità di unica Organizzazione sindacale presente al tavolo di trattativa assieme alla propria Rappresentanza Sindacale Aziendale, ha siglato con SEVEN un accordo aziendale tutt'altro che semplice, la difficoltà è stata probabilmente inversamente proporzionale al numero di incontri che si sono resi necessari per giungere alla chiusura. Anche in questa circostanza l'emergenza sanitaria ha avuto certamente il suo peso, dato che ha reso ancora più incerto e difficilmente determinabile il futuro, in modo particolare nel settore del commercio.

Le difficoltà nella trattativa hanno tuttavia delle radici ben più profonde e anteriori al Coronavirus: sebbene il CIA sia definibile come un esempio di buon livello di contrattazione aziendale, dato che può erogare potenzialmente oltre quattromila euro di retribuzione lorda annua per ciascun lavoratore, a integrazione della retribuzione prevista dal CCNL, oltre a prevedere significativi elementi di miglior favore in termini normativi, quali congedi, permessi, aspettative e causali di anticipazione del TFR, le modalità di condurre la trattativa da parte dell'azienda si sono rivelate ancora una volta molto deludenti. Ogni proposta migliorativa avanzata dalla Fisascat CISL riconoscimento ai lavoratori di un premio a fronte del raggiungimento dei venticinque anni di anzianità aziendale (previsione prevista da molti anni per i lavoratori dei supermercati Poli, Magazzini Regina e Amort), predisposizione di una piattaforma etico sociale attraverso la quale poter usufruire di servizi per se stessi e i propri famigliari in ambito sanitario, assistenziale, educativo, ecc, sconti sugli acquisti effettuati nelle aziende del gruppo, ampliamento del sistema di permessi, congedi e aspettative è stata respinta dall'azienda, negando ogni possibilità di confronto, stabilendo fin dall'avvio della trattativa che il rinnovo sarebbe stato un “copia e incolla” dei precedenti contratti, salvo alcune minime variazioni. Questo “copia e incolla” tra i contratti si trascina ormai da oltre 9 anni e non trova rispondenza nell’andamento aziendale, molto positivo e costantemente in crescita, e nemmeno nel fatto che il contributo dei lavoratori al raggiungimento del successo aziendale è fondamentale.

Il principio che regola la contrattazione aziendale è collegato alla variabilità dei risultati, pertanto solamente quando questi fossero positivi, si avrebbe una effettiva redistribuzione della ricchezza ai lavoratori. Questo principio viene tuttavia limitato dal fatto che SEVEN non intenda migliorare la contrattazione in essere, valutandola già soddisfacente, quando purtroppo negli ultimi decenni il caro vita è aumentato inesorabilmente, mentre le buste paga no.

Questo atteggiamento, certamente riconducibile ad una politica aziendale conservatrice e molto attenta all'evoluzione delle dinamiche del mercato, non può tuttavia trovare il favore della parte sindacale e dei lavoratori che rappresenta, i quali, pur apprezzando questa modalità volta alla salvaguardia dello status quo aziendale e della sua solidità e quindi dei posti di lavoro, valutano questo rinnovo contrattuale come un'ulteriore occasione persa per quanto riguarda la possibilità di condividere realmente un percorso volto alla partecipazione dei lavoratori e del sindacato alle dinamiche decisionali aziendali e di redistribuzione della ricchezza a chi vi ha contribuito.

 

           Fabio Bertolissi - Gabriele Goller

   Operatori sindacali Fisascat Cisl del Trentino